Il mistero della riga di lato nei capelli, spiegato dalla psicologia

Capelli e personalità: un insospettabile legame che potrebbe dirti più di quanto pensi su di te.

Hai mai pensato che il modo in cui scegli di portare la riga tra i capelli possa dare indizi sulla tua personalità? Una ricerca piuttosto curiosa, messa a punto da John e Catherine Walter, antropologi statunitensi, ha indagato proprio questo: il rapporto tra la disposizione della riga capillare e le inclinazioni caratteriali, insieme alla percezione altrui.

Il loro interessante saggio “The Hair Part Theory” afferma che una riga posta sul lato sinistro potrebbe essere un segno di un dominio emisferico sinistro nel cervello, da sempre legato alle facoltà logiche, matematiche e della comunicazione verbale. Coloro che preferiscono pettinarsi in tal modo, verrebbero percepiti come assertivi, riflessivi e dotati di un certo carisma. Non a caso, figure di potere femminili come Margaret Thatcher o Hillary Clinton hanno talvolta optato per questa variante, rafforzando un’immagine di autorità e sicurezza propria di una connotazione tradizionalmente maschile.

Cos’è che la riga rivela?

D’altra parte, chi porta invece la riga a destra se la cava meglio con la creatività, l’empatia e le arti – tutte caratteristiche legate all’emisfero destro del cervello. Se ti riconosci in questo stile, potresti apparire agli occhi degli altri come una persona sensibile, dotata di talento e con un certo grado di imprevedibilità. Anche qui, non manca una connessione culturale, stavolta con l’idea di femminilità, e una trasmissione di dolcezza e apertura agli altri.

Se invece sei tra quelli che preferiscono la riga in mezzo, pare che tu possa godere di un carattere equilibrato e neutrale. Gli studi in psicologia suggeriscono che questa scelta sia indicativa di persone diligenti, che non gravitano né troppo a destra né a sinistra del cervello, promuovendo un’immagine di stabilità.

Cosa ne pensa il mondo?

Tuttavia, è bene ricordare che si tratta solo di un’analisi derivata da uno studio e che non necessariamente si dovrebbe prendere come verità assoluta. La personalità è un mosaico complesso di elementi e ogni persona è unica, con motivazioni che possono andare ben oltre le teorie. Osservazioni del genere possono quindi stimolare una riflessione o un’esplorazione divertente di te stesso, ma ricordiamoci che la sostanza di un individuo transcende ampiamente il mero aspetto esteriore.

Dunque, se la questione ha stuzzicato la tua curiosità, perché non farsi un bello shampoo e dedicarsi a una piccola ricerca personale? Prova a guardarti allo specchio con un occhio diverso e chissà che il tuo stile di capelli non sveli qualcosa di nuovo su di te – ma sempre tenendo a mente che i capelli, alla fine, sono solo una piccola parte di quello che sei veramente.

“L’abito non fa il monaco, ma il modo in cui ci pettiniamo potrebbe svelare aspetti inaspettati della nostra personalità”, potrebbe essere una rilettura moderna di un antico detto, alla luce delle rivelazioni degli antropologi americani John e Catherine Walter. Il loro studio, “The Hair Part Theory”, ci invita a riflettere su come qualcosa di apparentemente insignificante come la direzione della nostra raya possa essere uno specchio delle nostre inclinazioni cerebrali e, di conseguenza, della nostra personalità.

La scelta di portare la raya a sinistra non è solo una questione estetica ma riflette una predisposizione verso la logica e la determinazione, qualità tradizionalmente associate alla mascolinità e alla leadership. Al contrario, orientare la raya a destra mette in luce la creatività e l’empatia, tratti spesso legati alla femminilità e all’arte. È affascinante come queste scelte possano influenzare la percezione altrui, confermando l’idea che il modo in cui ci presentiamo al mondo ha radici profonde nella nostra psiche.

Questo studio ci ricorda che ogni dettaglio del nostro aspetto può essere un ponte verso la comprensione più profonda di noi stessi e degli altri, sottolineando come la psicologia e l’antropologia possano trovare applicazione anche nei gesti quotidiani più semplici.

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